DAL CLOUD AL MONITORING

I tanti modi per affiancare la trasformazione digitale di aziende e PA

Sebbene i trend di migrazione sulla nuvola siano costantemente in crescita, ciò non toglie che le imprese abbiano necessità di essere accompagnate per comprendere come modernizzare infrastruttura IT e applicazioni. GCI System Integrator spiega in che modo aiuta PMI ed enti della pubblica amministrazione nell’affrontare questo percorso

Da qualche anno la migrazione in cloud delle architetture IT appare inarrestabile. Lo si ricava da diverse ricerche come quelle condotte a livello internazionale da Gartner o in Italia dall’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano. L’organizzazione statunitense, ad esempio, sostiene che la spesa globale per i servizi di public cloud crescerà nel 2023 del 20,7%, raggiungendo un valore che si avvicina ai 600 miliardi di dollari.

L’Osservatorio, nel confermare una crescita robusta degli investimenti italiani nella nuvola, distingue tra la propensione ormai certa delle grandi imprese ad adottare il cloud e una maggiore “timidezza” da parte delle PMI. Queste ultime, comunque, nel 52% dei casi hanno optato almeno per un servizio cloud. Che si tratti di una large enterprise o di un’azienda di dimensioni più ridotte, l’importanza di un partner con cui intraprendere il cloud journey resta fondamentale.

Costi e sicurezza al centro della scelta per la migrazione in cloud

Lo spiega bene Massimo Cucchi, Solution Architect di GCI System Integrator, società nata nel 2017 come Business Unit di General Computer Italia per poi diventare autonoma nel 2020: “Molti clienti al giorno d’oggi hanno la necessità di essere accompagnati per capire se il cloud possa essere la soluzione giusta per loro. Gli argomenti più sentiti sono soprattutto due: i costi e la sicurezza. Lo spostamento del business sul cloud se da una parte è allettante da diversi punti di vista, dall’altra comporta dei costi. Per questo bisogna accompagnare i clienti nel fare la scelta giusta, aiutandoli a identificare in che modo il cloud possa essere la soluzione migliore per loro. Per quanto riguarda la sicurezza, i carrier o comunque chi fornisce servizi cloud devono rispettare determinati requisiti, a cominciare dal GDPR, e quindi la verifica dell’infrastruttura cloud e dei workload che possono migrare sulla nuvola è un altro aspetto di cui tenere assolutamente conto”.

“Abbiamo accompagnato una industry a passare da una soluzione on-prem al cloud per superare i limiti di una infrastruttura installata in locale, a cominciare dai costi di aggiornamento e dai problemi di affidabilità” aggiunge Rocco Rizzelli, Pre-Sales Engineer di GCI. In pratica, è una conferma di quanto emerge dai risultati dell’Osservatorio. A fronte di chi decide di spostarsi sulla nuvola, molte delle organizzazioni che si rivolgono al system integrator hanno ancora la propria infrastruttura on-premise. Ma quasi tutte utilizzano almeno un servizio in cloud specialmente per la parte di collaboration, tra cui i classici Microsoft Teams o Cisco Webex offerti in modalità SaaS (Software-as-a-Service)

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