IL 5G E LA RIVOLUZIONE WIRELESS WAN

La rete mobile alla velocità del business

ll 5G come moltiplicatore di forza per la trasformazione delle imprese. I vantaggi e gli ostacoli per la rivoluzione della connettività mobile. Il successo del 5G non dipende solo dalle reti, ma dalla sinergia tra l’ecosistema delle telco e la catena di trasmissione delle politiche per lo sviluppo

L’evoluzione della connettività mobile come connettività enterprise. Il 5G sta rivoluzionando il mondo delle reti wireless WAN. Inoltre, il 5G offre importanti vantaggi in termini di convergenza tra le reti wireless e cablate, e di supporto per le applicazioni time-sensitive. La trasformazione digitale si basa sulla capacità di connettere persone, dati e oggetti in qualsiasi luogo. Le soluzioni 5G e LTE giocano un ruolo fondamentale nell’attuazione dei processi di trasformazione sia dal punto di vista operativo che nell’ambito dell’infrastruttura IT. Con il 5G, le aziende possono sfruttare le opportunità di connettività cloud-based per la connessione delle reti intelligenti e per la distribuzione di applicazioni e servizi dal centro all’Edge.

Inoltre, il 5G consente l’implementazione di reti wireless WAN basate su software-defined networking (SD-WAN), che offrono maggiori possibilità di gestione della rete e di ottimizzazione del traffico. La rivoluzione 5G non dipende però solo dalle reti ma dalla sinergia tra l’intero ecosistema delle telecomunicazioni e la catena di trasmissione delle politiche per lo sviluppo.

LA SFIDA DELLA SOSTENIBILITÀ

Come emerge dalla nuova edizione del Mobility Report di Ericsson, il 5G è la generazione più trasformativa della tecnologia wireless e agirà come un moltiplicatore di forza per altre tecnologie innovative. A livello globale, sono 240 gli operatori che hanno lanciato servizi commerciali 5G e circa 35 quelli che hanno implementato reti 5G standalone (SA).

Oltre all’impatto tecnologico del 5G, tuttavia, occorre considerare anche l’impatto ambientale. Il fabbisogno energetico necessario per supportare la diffusione globale del 5G raddoppierà entro il 2030. Ma la sostenibilità di una tecnologia dipende dal total life-cycle assessment. Il 5G permetterà, infatti, di sviluppare innovazioni energetiche e di spingere verso l’utilizzo di fonti rinnovabili. Ericsson sta sperimentando nuovi modi per ridurre l’impronta energetica con una combinazione di software, reti e uso intelligente delle infrastrutture per consentire alle reti degli operatori di impiegare meno energia possibile gestendo l’atteso aumento del traffico dati.

Orange France ha scelto di alimentare la sua rete 5G con energie rinnovabili. Un rapporto del 2021 del GSMA evidenzia anche numerosi casi di studio di aziende di telecomunicazioni che affrontano il crescente fabbisogno energetico delle tecnologie di rete mobile avanzate. Inwit in qualità di mandataria del raggruppamento temporaneo di imprese con Vodafone e Tim, si è aggiudicata un bando del piano Italia 5G del PNRR per lo sviluppo e la diffusione del 5G in più di 1200 aree del Paese a fallimento di mercato. Nel piano sono previste anche una serie di misure volte a ridurre le emissioni CO2. Tra queste, gli investimenti in efficienza energetica, nella produzione di energia da fotovoltaico e l’acquisto di energia elettrica da fonti rinnovabili.

LA DOPPIA VELOCITÀ DEL 5G

In Italia, l’avvicinamento al 5G è cominciato nel 2017 e ha debuttato nel 2019. Nonostante l’alto livello di copertura, che le analisi DESI 2022 e GSMA attestano tra il 96% e il 99,7%, lo sviluppo di progetti 5G resta ancora lento e a macchia di leopardo, sotto accusa le procedure di realizzazione delle infrastrutture, permessi a costruire compresi, e i limiti di emissione inferiori a quelli europei. In altre parole, la velocità della messa a terra dei progetti 5G sopravanza la velocità della tecnologia. La crescita più rapida è attesa sul mercato B2B industriale con riferimento alle reti private soprattutto nei segmenti dei trasporti, della logistica e del manifatturiero per supportare le applicazioni IoT, grazie alla capacità del 5G di offrire una connessione mobile più veloce e affidabile. Uno studio di Deloitte, intitolato 5G: The chance to lead for a decade, stima che l’adozione del 5G potrebbe aumentare il PIL globale di 2,2 trilioni di dollari entro il 2030, grazie ai suoi effetti positivi sull’efficienza, la produttività e l’innovazione in diversi settori. Grazie al 5G, il wireless WAN diverrà sempre più pervasivo come connettività di business. Ma non c’è sviluppo possibile per 5G, 4G, accesso wireless se a monte non c’è la fibra: miliardi di chilometri di fibra al prezzo medio di 7 dollari per chilometro. Nel 2018, sono stati installati 520 milioni di chilometri di fibra, nel 2023 quella cifra è cresciuta di oltre il 7%, superando le previsioni degli analisti (dati GSMA). Cinque dei primi sette operatori parlano cinese. In Europa, è leader l’italiana Prysmian, che in pochi anni ha acquisito tecnologia e brevetti da Alcatel, Nokia, Philips e Pirelli. Il tema è di portata epocale e coinvolge più tavoli istituzionali, gli investimenti PNRR, la principale compagnia di telecomunicazione del nostro Paese, ma anche la regolamentazione che riguarda in modo specifico l’evoluzione del Mobile private network basato su 5G. Secondo IDC, le imprese italiane spendono ogni anno circa 6 miliardi di euro per la pura connettività, distribuiti principalmente nell’accesso in fibra, che supporta anche la tecnologia Fixed wireless access (FWA) basata su un sistema ibrido fibra-wireless, e a seguire nel 5G e nel 4G, quest’ultimo ancora dominante sul mercato con la connettività mobile che usiamo abitualmente.

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