I System Integrator alla guida della digitalizzazione

Coinvolti dalla redazione, abbiamo cercato di rispondere ad alcune domande sul ruolo dei System Integrator insieme a Patrizio Labella (CEO di GCI System Integrator) all’interno dello speciale I SYSTEM INTEGRATOR ALLA GUIDA DELLA DIGITALIZZAZIONE sull’edizione di Aprile di Impresa City.

D: Quanto ritenete strategico il ruolo del System Integrator nelle scelte di digitalizzazione delle imprese clienti?

PL: Nello scenario tecnologico attuale, che sta diventando sempre più complesso e articolato, il compito dei System Integrator si rivela sempre più strategico nel processo di digitalizzazione del Cliente.
Il System Integrator, infatti, svolge un ruolo innanzitutto consulenziale, attuando un’analisi sulle esigenze tecnologiche del business del suo interlocutore e proponendo – dopo un’attenta valutazione costi/benefici – le migliori soluzioni che si adattino ai suoi bisogni e all’infrastruttura esistente. Secondariamente, un valido System Integrator deve essere un precursore dell’innovazione, proponendosi come evangelist su quelle esigenze e tecnologie che si imporranno sul lungo periodo (ne abbiamo visto i primi risvolti in questi giorni, penso al Cloud e allo Smart Working).
Ovviamente la conditio sine qua non è che il System Integrator abbia un portfolio di vendor e di tecnologie ampio e diversificato e che il suo personale tecnico e commerciale rimanga sempre aggiornato sulle nuove tendenze tecnologiche, così da poter effettuare un continuo scouting su nuove soluzioni da proporre e implementare.

D: Nell’emergenza Coronavirus per molte aziende italiane non è stato facile mantenere una continuità della loro operatività. In generale, come giudicate il rapporto delle aziende italiane con la business continuity e in che modo un system integrator può aiutarle ad affrontarla?

PL: Lo stato di emergenza dettato dal Covid-19 è un chiaro esempio di quanto mostrato nella domanda precedente. Solo alcune aziende, infatti, sono state pronte ad abilitare in modo tempestivo una modalità di lavoro remota e questo è stato possibile per un approccio strategico e visionario all’infrastruttura informatica, che ha anticipato le esigenze anche quando queste non erano impellenti. Tante altre aziende, invece, non erano preparate (per un’arretratezza tecnologica e culturale) e sono dovute “correre al riparo” in tempi rapidissimi dovendo scegliere una tecnologia all’interno di un mercato saturo e complesso.
Nell’ultimo mese l’attenzione del mercato IT si è infatti spostata sulle innumerevoli piattaforme per lo Smart Working, che tra l’altro offrono spesso trial gratuiti per il tempo dell’emergenza. In questo scenario il ruolo dei System Integrator è quello di accompagnare il Cliente in una scelta consapevole della soluzione da adottare e supportarlo nell’abilitazione della stessa.

D: In quali modi un system integrator riesce ad affiancare e completare le proposizioni dei diversi vendor?

PL: Come giustamente viene osservato, il System Integrator non sostituisce il Vendor, il cui valore rimane quello di implementare e offrire al mercato soluzioni sempre migliori ed efficaci. Il System Integrator è piuttosto a fianco del Vendor e, supportato da questo, può proporre e sviluppare le sue soluzioni.
Innanzitutto, c’è un aspetto di vicinanza al Cliente che spesso il vendor non può soddisfare per una più esigua presenza sul territorio: questo permette lo sviluppo di nuove opportunità di Business, una disponibilità immediata ai vari bisogni che sopraggiungono e una prontezza di intervento su servizi e manutenzione che rappresenta un vero valore aggiunto nella proposition di un System Integrator. Non di minore rilievo è da citare la conoscenza a 360° della tecnologia, che permette a un System Integrator di proporre al Cliente un progetto che sia completo di tutte le sue componenti infrastrutturali, così da realizzare un’infrastruttura complessa e completa.

Non perderti l’intero articolo (a partire da pagina 24): https://www.impresacity.it/magazine/23487/dettaglio

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