GREEN ECONOMY E DIGITALIZZAZIONE

Il 2021 è stato un anno di cambiamenti e di introduzione di nuovi importanti paradigmi.

Tra i vari temi che sono stati toccati, si è iniziato a trattare in maniera consistente un argomento importante: lo sviluppo sostenibile e la cosiddetta “green economy”.

Ma di cosa si tratta?

La green economy è un nuovo modo di pensare la produzione, caratterizzata da un minor impatto ambientale e da un maggior utilizzo di energie rinnovabili, con una conseguente riduzione dei consumi.

Ha come obiettivo quello di favorire misure legislative, economiche, educative e tecnologiche che riducano il consumo di energia e di risorse naturali, portando ad un minor impatto ambientale.

Parte dei 672,5 miliardi di euro stanziati dalla commissione europea per il progetto NextGenerationEu è dedicato proprio alla transizione verso un’economia più sostenibile e interconnessa.

Ogni paese, per poter usufruire di questi fondi, ha presentato un progetto basato sulle seguenti direttive:

•almeno il 37% dei fondi dev’essere destinato a investimenti per un’economia più sostenibile;
•almeno il 20% dei fondi dev’essere destinato a progetti di innovazione tecnologica.

PIANO GREEN DEAL: RUOLO E PROSPETTIVE PER L’EUROPA

La Commissione Europea ha presentato il Piano Green Deal, con lo scopo di riorganizzare lo sviluppo economico basandosi sui principi della sostenibilità ambientale ed economica.

Questo progetto punta alla creazione di un’economia a impatto zero, in cui il ruolo della digitalizzazione e delle imprese è fondamentale.

Il piano di investimenti che è stato ideato vede coinvolti tutti i settori economici, così da gestire una transizione che sia completa.

Nello specifico sono previsti:

• Investimenti environmentally-friendly
• Investimenti per processi di innovazione
• Nuove forme di trasporto pubblico e privato con riduzione di emissioni
• Svolta nel processo di decarbonizzazione dell’energia
• Svolta nel settore edilizio per arrivare ad avere infrastrutture meno energivore
• Definizione di standard globali sui temi dell’ambiente

Per far sì che tutto ciò sia attuabile, il Piano Green Deal prevede tre livelli di azione:

•Accelerazione della transizione industriale
•Sviluppo e implementazione di nuove tecnologie
•Forte azione di coinvolgimento dei cittadini

QUAL È IL RUOLO DELLA DIGITAL TRANSFORMATION?

La trasformazione digitale e la transizione ecologica sono fortemente legate tra di loro.

Se è vero che la trasformazione digitale comporta rilevanti consumi di energia e di materiali, d’altro canto l’International Telecommunication Union (organismo delle Nazioni Unite) ha sottolineato la potenziale riduzione delle emissioni di CO2 che le soluzioni ICT genereranno entro il 2030. Si tratta di un 20% in meno di emissioni di CO2: la transizione tecnologica è un fattore incisivo, che se sfruttato sapientemente può portare a un’economia climaticamente neutrale.

Possiamo quindi affermare che la Digital Transformation è essenziale per dematerializzare i task, agevolare il lavoro da remoto e migliorare l’impatto ambientale di un’organizzazione, ma perché tutto ciò sia possibile le imprese devono adottare sistemi innovativi adeguati.

DIGITAL TRANSFORMATION E ITALIA

Il nostro paese si trova spaccato tra due realtà: non spicca in Europa per performance in tecnologie digitale, ma si posiziona egregiamente nella classifica che riguarda le capacità di riciclare e riutilizzare, registrando così un forte calo dell’utilizzo di materie prime.

Risulta evidente, quindi, l’importanza di promuovere la digitalizzazione tra le aziende italiane e iniziare un percorso più sostenuto di Transizione 4.0 e di conseguenza dell’economia circolare.

Proprio per questa ragione è stato elaborato il Piano Green Deal ed è stato dato il via libera alla legge europea sul clima. Lo scopo è quello di ridurre le emissioni entro il 2030 del 55% rispetto ai livelli del 1990, portandole alla neutralità entro il 2050.

In questa prospettiva, molti imprenditori si stanno interessando per rendere più digitale la propria attività e rientrare negli standard dettati dai nuovi progetti, così da non restare tagliati fuori dal mercato del futuro.

CHE RUOLO RICOPRONO I SYSTEM INTEGRATOR?

La spinta verso la digitalizzazione delle imprese, per rendere l’economia circolare e raggiungere gli obiettivi prefissati dal Piano Europeo, implica il fatto di affidarsi a un buon System Integrator per poter gestire la transizione al digitale.

È importante saper riconoscere e scegliere un partner tecnologico affidabile, solido e competente, in grado di consigliare e guidare i clienti verso la soluzione migliore per il proprio mercato, migliorandone il business e rendendolo più agile e sicuro.

GCI System Integrator, azienda specializzata nella progettazione, realizzazione e installazione di infrastrutture informatiche, si propone come partner per le imprese e la pubblica amministrazione nell’indirizzare le opportunità di digitalizzazione secondo le direttive del Piano Europeo, grazie a svariate competenze tecnologiche consolidate negli anni.

GCI SYSTEM INTEGRATOR – Specialisti al tuo fianco

Il progetto GCI System Integrator nasce nel 2017 in GCI, come Business Unit dedicata alla System Integration.

Nel 2020 decide di dividersi dall’azienda madre, diventando indipendente e dedicandosi alla progettazione, realizzazione e installazione di infrastrutture informatiche.

Forti di un know-how sviluppato negli anni, oggi GCI System Integrator è caratterizzata da un approccio end-to-end all’infrastruttura informatica in ambito Routing & Switching, Security, VoIP, Collaboration, Data Center e implementazione di soluzioni per il Cloud.

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