GCI System Integrator parla di Digital Workplace su Impresa City

digital work place

É uscito lo speciale sul Digital Workplace pubblicato sul numero di Febbraio 2020 di Impresa City.

La redazione ha chiesto ad alcuni System Integrator di confrontarsi sulle tematiche della trasformazione digitale nell’ambito del lavoro in azienda, parlando delle esigenze che muovono i loro clienti verso lo Smart Working e la Collaboration e delle tecnologie che soddisfano queste esigenze.

Ecco il contributo di Patrizio Labella, Managing Director di GCI System Integrator: verso una nuova collaboration!

D: Quali sono le principali esigenze delle aziende in relazione a fenomeni quali digital workplace, smart working, mobility e collaboration? 

P: Siamo nell’epoca della Digital Trasformation e con l’avvento della tecnologia e l’affacciarsi dei millenials al mondo del lavoro assistiamo a un cambiamento che è innanzitutto culturale. Come conseguenza si sta trasformando anche il modo di lavorare: il lavoro non si svolge più esclusivamente tra le quattro mura dell’ufficio o durante le consuete 8 ore lavorative, perché ci troviamo a essere sempre connessi, con la conseguenza che lavoriamo dove e quando vogliamo. Il nuovo modello lavorativo – al quale tutti prima o poi dovranno adeguarsi – porta non pochi benefici (sia per l’azienda che per i dipendenti): work life balance, efficienza delle risorse e sostenibilità per citarne solo alcuni. Si definisce così il concetto di “smart working”.

In questo scenario le aziende chiedono alla tecnologia di supportare, rispondere e precedere il cambiamento in atto, così da diventare lo strumento della digital trasformation. Paradossalmente, per permettere uno smart working sempre meno “strutturato” l’azienda necessita di un’infrastruttura informatica sempre più strutturata: sicura, veloce, organizzata, semplice, intuitiva, aggiornata, sempre connessa ma soprattutto affidabile.

Molte sono le aziende che si stanno adeguando a questo nuovo modello lavorativo decidendo di passare in tutto o in parte a servizi Cloud o di investire in un’infrastruttura esistente che rispecchi queste esigenze. La cosa che stiamo notando è che le aziende hanno innanzitutto l’esigenza di scoprire i benefici che ne derivano ed in fondo è questa la mission di ogni system integrator: essere i traghettatori di questa trasformazione.

D: Con quali tecnologie e approcci vengono soddisfatte queste esigenze? (Per rispondere a questa domanda, eventualmente può anche essere utilizzato un caso utente significativo)

P: Quello che stiamo proponendo, oltre che un approccio consulenziale, si può suddividere in una componente hardware e in una software. Innanzitutto, occorre avere a portafoglio e poter offrire componenti infrastrutturali che supportino i nuovi modelli di collaboration e allo stesso tempo che si possano integrare con la tecnologia già in casa del cliente. Su queste componenti infrastrutturali proponiamo le licenze e software per la collaboration.

Per fare un esempio, in occasione del recente trasferimento nella nuova sede di GCI, abbiamo dotato le nostre sale riunioni di alcune Cisco Webex Board (installate anche negli uffici di Roma), così come abbiamo “trasformato” i vecchi monitor già in casa dotandoli di alcuni Room Kit Plus con l’obiettivo di favorire l’interazione e la collaborazione tra colleghi dislocati in sedi diverse o in mobilità. Allo stesso modo, all’interno dell’investimento fatto per il rinnovo dell’infrastruttura informatica, abbiamo optato per una soluzione innovativa: solo un terzo dei dipendenti GCI avrà un telefono fisico sulla scrivania (per lo più le funzioni amministrative), il resto dei collaboratori potrà usufruire delle licenze Cisco Webex accessibili dal PC o da mobile. Questa scelta ha permesso non solo un risparmio economico per l’azienda, ma anche la possibilità di attuare un modo di lavorare sempre più smart, sostenibile ed efficiente.

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