Due degli ambiti tecnologici che hanno caratterizzato la pandemia sono focali anche oggi. Ma è il digitale nel complesso che può essere di grande aiuto per affrontare un mercato più che mai variabile. Per ottenere il meglio bisogna però essere affiancati da un partner affidabile e competente.
REMOTIZZAZIONE FA RIMA CON SICUREZZA
“La pandemia ha portato un grande cambiamento nella modalità di lavoro – dice Luca Modica CTO di GCI System Integrator –. Eravamo abituati ad andare a lavorare in ufficio, ma improvvisamente siamo stati costretti a rimanere a casa e ad adottare sistemi di remotizzazione per continuare a essere operativi. Le aziende hanno dovuto dotarsi rapidamente degli strumenti necessari per consentire ai propri collaboratori di poter lavorare da remoto. Questo ha messo alla prova le aziende sia in termini organizzativi, cioè pratici del day by day, sia sull’aspetto infrastrutturale: spesso abbiamo dovuto intervenire per adattare la “parte esterna” della rete in modo da favorire l’accesso da parte di chi non era in azienda”.
Luca Modica evidenzia un altro importante aspetto legato alla pandemia: la sicurezza. “Le aziende devono disporre di una connessione privata, una VPN, per far sì che chi si collega dall’esterno si trovi esattamente nelle stesse condizioni lavorative di chi si trova in ufficio. Il dispositivo utilizzato, però, non deve rappresentare un facile punto d’accesso alla rete da parte dei cybercriminali. Quindi, per evitare di creare delle vulnerabilità, deve avere una sua infrastruttura di sicurezza che deve comprendere firewall, intrusion detection, endpoint security e così via”.
CAMBIA IL PERIMETRO DELL’AZIENDA
Lo smart working, ma anche il sempre più frequente ricorso al cloud computing, hanno portato a una completa rivisitazione del concetto di sicurezza perimetrale. “Prima il perimetro era la LAN, adesso è cambiato completamente con i dipendenti che si connettono con propri dispositivi da casa – afferma Marco Crivelli, Security System Engineer di GCI System Integrator–. Ora il computer diventa un endpoint tramite il quale si può entrare nella rete aziendale. Quindi il problema della sicurezza non è più solo un problema di LAN, ma viene esteso a qualsiasi dispositivo si usi per connettersi. Questo ha reso fondamentale lo sviluppo di sistemi EDR. Gli antivirus sono diventati sempre più critici. E anche il concetto di VPN è diventato più critico. Oggi si parla di zero trust, si parte dal presupposto che non ci sia più una parte sicura nell’infrastruttura IT aziendale. Si tende a considerare tutto come un possibile punto da dove possono provenire minacce”.
“La fornitura di apparecchiature dedicate alla sicurezza e anche alla configurazione della VPN ha avuto un riflesso positivo sul nostro business”, precisa Luca Modica.
Prosegui la lettura dell’articolo pubblicato su TechCompany360 cliccando sul seguente link: Collaboration e Security